Invecchiare con dignità significa, prima di tutto, sentirsi ancora protagonisti della propria vita. Anche quando si entra in una residenza assistenziale, non si smette di avere desideri, preferenze, abitudini. Ecco perché, accanto alla cura sanitaria e assistenziale, diventa fondamentale sostenere l’autonomia di ogni persona, in tutte le forme possibili.
Spesso si tende a pensare che, in una RSA, l’autonomia venga necessariamente meno. In realtà, anche nella fragilità, esistono molteplici livelli di autonomia — fisica, cognitiva, decisionale — che possono e devono essere rispettati, incoraggiati, accompagnati.
Autonomia non è fare da soli, ma poter scegliere
Uno dei pilastri fondamentali dell’autonomia è la possibilità di esprimere la propria volontà. Anche quando un ospite ha bisogno di supporto per vestirsi, lavarsi o mangiare, può ancora scegliere come vuole essere aiutato, cosa preferisce indossare o quali cibi gradisce di più.
Questa attenzione non è un dettaglio, ma un atto di profondo rispetto. Ogni gesto che favorisce la partecipazione della persona alla propria quotidianità è un tassello che rafforza la dignità individuale.
Per questo, le Residenze Diadema lavorano quotidianamente per creare contesti dove le capacità residue vengano valorizzate, e non sostituite. Anche una semplice attività come apparecchiare la tavola, prendersi cura di una piantina o scegliere il proprio percorso di fisioterapia può diventare un’occasione per rinforzare il senso di sé.
Un ambiente che stimola e protegge
Promuovere l’autonomia significa anche progettare spazi sicuri, accessibili e stimolanti. Ambienti accoglienti, percorsi semplici e riconoscibili, oggetti a portata di mano: tutto questo favorisce la libertà di movimento e la sicurezza.
Ma l’autonomia si nutre anche di relazioni. Un’équipe educativa e assistenziale che ascolta davvero, che incoraggia invece di sostituirsi, che accompagna senza invadere, aiuta ogni persona a sentirsi ancora in grado di “fare” e “decidere”.
In questo modo, anche in una fase di vita segnata dalla vulnerabilità, la dignità resta intatta, perché fondata sul riconoscimento profondo dell’unicità di ogni individuo.
Invecchiare con dignità non è un privilegio, ma un diritto. E coltivare l’autonomia, anche nei piccoli gesti, è il modo più autentico per onorarlo ogni giorno.
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